Il detective privato è da sempre un mestiere circondato di un’aura di mistero e fascino: ma cosa significa davvero? Come si fà a diventare investigatore privato?
Occorre, in primo luogo distinguere i diversi titoli in:
- Investigatore privato titolare di licenza;
- Agente investigativo.
COME DIVENTARE INVESTIGATORE PRIVATO TITOLARE DI LICENZA
Sei affascinato dalle investigazioni private e vuoi sapere come si diventa investigatore privato autorizzato? Secondo la nuova normativa, per diventare investigatore titolare di licenza (quindi poter aprire una propria agenzia e lavorare in maniera indipendente con personale qualificato)
Investigatore privato requisiti:
- aver conseguito una laurea triennale in scienze politiche, giurisprudenza o equipollente;
- aver lavorato con profitto per almeno tre anni in una agenzia investigativa;
- aver svolto un corso di perfezionamento teorico – pratico;
- non aver riportato condanne penali per delitti non colposi.
Se in possesso di questi requisiti, è possibile effettuare la richiesta alla prefettura territorialmente competente per ottenere l’apposita licenza. Si tratta della licenza di Pubblica Sicurezza, che è personale e assolutamente non cedibile. Inoltre, al momento della richiesta, è consigliabile disporre già dei locali in cui avrà sede per aprire un’agenzia investigativa.
COME DIVENTARE AGENTE INVESTIGATIVO
Più semplice l’iter per quanto riguarda gli agenti investigativi, i quali devono essere in possesso solo dell’ultimo requisito, ovvero non devono aver riportato condanne penali per delitti non colposi in ambito civile e in sede giudiziale. Il titolare di agenzia può quindi assumere un agente investigativo ed affidargli incarichi.
Cosa fa un investigatore privato? Che cosa significa svolgere questo lavoro?
Quanto costa un investigatore privato e di cosa si occupa? Quando viene assunto, il detective ha il compito di archiviare e documentare ogni prova: appostamenti, pedinamenti, fotografie e ogni sorta di materiale raccolto nel corso delle indagini. Ciò, verrà infine analizzato e studiato accuratamente al fine di fornire delle vere e proprie prove in sede giudiziale.
I settori di competenza sono:
- per quanto riguarda la sfera privata: indagini prematrimoniali, infedeltà coniugale, violazione dei doveri coniugali, indagini su minori;
- per quanto riguarda le aziende: indagini sui dipendenti, assenteismo sul lavoro, bonifiche ambientali e veicolari, indagini informatiche, servizi di sicurezza.
Importante specificare che l’agente privato agisce sempre e solo nel rispetto della legge, fornendo prove tangibili del suo operato.
COME DIVENTARE INVESTIGATORE DI POLIZIA
Molte persone immaginano ancora la figura dell’investigatore di polizia come oscura e avvolta nel mistero, costantemente alla ricerca di sospetti o di prove e reperti da analizzare. La realtà però è ben diversa: infatti, la figura dell’investigatore di polizia è più sfaccettata e complicata di quel che si pensa.
L’investigatore di polizia può anche fare parte della polizia scientifica, ossia del dipartimento responsabile dell’analisi di reati più complessi. Qui, il ruolo dell’investigatore consiste nell’assistere alle indagini, recandosi direttamente sulla scena del crimine per analizzare meglio il luogo e le dinamiche del reato. In breve, lo scopo dell’investigatore di polizia è quello di studiare e analizzare le scene del crimine, cercando di raccogliere quante più informazioni possibili su ciò che è avvenuto al fine di identificare i reperti e analizzarli.
Per diventare un investigatore di polizia è necessario, ad esempio, entrare a far parte della sezione del corpo di Polizia Scientifica Quest’ultima è un’articolazione della Polizia di Stato, specializzata nelle investigazioni tecniche e scientifiche nei campi della chimica, biologia e della fisica, oltre all’ausilio tecnico per le investigazioni tradizionali.
La Polizia Scientifica, dunque, interviene quando servono specifiche competenze tecniche e scientifiche, come per esempio, sulla scena del crimine, essa ha il compito di effettuare tutti quei rilievi per i quali occorrono particolari attrezzature e competenze. Le attività del reparto di Polizia Scientifica possono essere le seguenti:
- fare sopralluoghi;
- ricostruire tridimensionalmente la dinamica dell’evento criminale;
- analizzare i dati al fine di individuare il profilo del criminale;
- profilare il criminale;
- disegnare il volto del criminale (identikit);
- svolgere le indagini grafiche;
- svolgere le indagini balistiche;
- compiere l’esame dei documenti;
- effettuare l’esame speditivo, qualitativo e quantitativo delle droghe;
- analizzare i residui di incendi ed esplosioni;
- svolgere indagini di genetica forense (test del DNA);
- fare indagini di biologia forense per il riconoscimento dei pollini, dei vegetali, e del DNA di animali domestici, come cani e gatti.
Per questi motivi, gli investigatori di polizia hanno una formazione e una preparazione a tutto tondo e molto professionale, al fine di fornire le giuste competenze tecniche per condurre le analisi scientifiche sui reperti rilevati sul luogo del crimine.
Il concorso per entrare nella Polizia Scientifica
Per entrare nel corpo della Polizia Scientifica italiana, trattandosi di un ruolo pubblico, è necessario partecipare al concorso, annunciato di volta in volta sulla Gazzetta Ufficiale. Requisito fondamentale per partecipare a tale concorso è l’essere in possesso di una laurea specialistica della durata di cinque anni (chimica, ingegneria, biologia, giurisprudenza, ecc.). Inoltre, bisogna essere cittadini italiani, maggiorenni, non avere carichi pendenti ed essere idonei dal punto di vista psico-fisico.
Il candidato che vuole entrare nella Polizia Scientifica dovrà innanzitutto superare la prova preselettiva, che viene introdotta quando il numero di candidati supera di cinquanta volte quello dei posti disponibili. Una volta superata questa verifica, si viene ammessi alle tre prove:
- La prima prova verte sulle normative vigenti, la criminologia, le tecniche usate dalla polizia, scienze criminali ecc.
- La seconda prova riguarda ambiti tecnici, quali l’ottica, la fisica, la balistica e l’utilizzo del computer.
- La terza prova, di tipo orale, ha come oggetto diverse materie, tra cui anche elementi di diritto pubblico e privato.
La commissione del concorso per investigatori analizza le prove e predispone una graduatoria in base ai punteggi dei candidati, tenendo conto anche di corsi, abilitazioni e brevetti. Per questo motivo è necessario, se si ambisce a questa professione, frequentare corsi di formazione e acquisire dei brevetti che siano riconosciuti dallo Stato, così da avere già di partenza un buon punteggio in graduatoria.